La chiesa della Madonna della Libera fu costruita nel luogo dove fu ritrovata una statuetta della Madonna effigiata in atteggiamento di preghiera. Il ritrovamento avvenne nel 1412 ad opera di un contadino del paese per cui si pensa che la costruzione ebbe inizio proprio in quell’anno. Non viene pero’ esclusa l’ipotesi che la chiesa fu edificata su un luogo dove prima veniva professato il culto pagano. Questa ipotesi viene comprovata dal ritrovamento all’interno della chiesa, di reperti anteriori al culto cristiano come ad esempio un ceppo funerario con una dedica agli dei mani risalente alla seconda meta’ del II secolo d.C. sono stati inoltre rinvenuti due blocchi di pietra con una testa in bassorilievo e due leoni stilofori in stile romanico che fanno supporre che prima vi fosse anche una struttura romanica o aprono l’ipotesi che fosse stato utilizzato del materiale appartenente al periodo medioevale. La chiesa di Santa Maria della Libera subi’ dei danneggiamenti causati dal terremoto del 15 dicembre del 1456. La nuova chiesa ricostruita 85 anni dopo fu completata nel 1500, mentre nel 1503 fu riedificato il campanile. Nel 1694 venne aggiunto il coro e la sacrestia. La costruzione fu conclusa il 10 ottobre, con la consacrazione del cardinale Orsini, futuro Papa Benedetto XIII. La chiesa e’ in stile barocco rinascimentale. La facciata conserva il portale d’ingresso del 1500 che reca sul suo architrave la data del ritrovamento della statuetta ossia il 1412 e in aggiunta la data di costruzione della chiesa vale a dire il 1500. Al centro della facciata e’ incastrato un rosone in ferro battuto, oggi chiuso da vetri decorati. l’interno e’ costituito da una sola navata, nelle cui pareti laterali si aprono delle cappelle, cinque per ogni lato. Una pietra rettangolare posta al centro della chiesa chiude l’accesso al cimitero sotterraneo che propone dei loculi a forma di sedili. Sull’archivolto dell’abside vi e’ un crocifisso in rilievo. L’altare dell’ epoca barocca serba con cura il S.S mo Sacramento; al centro vi e’al statuetta in legno della Madonna trovata in quel luogo. All’interno e’ possibile osservare anche un’ acquasantiera datata del 1500. La tradizione popolare narra che la statuetta della Madonna fu ritrovata da un contadino in un recipiente di creta mentre stava coltivando il proprio campo. Dal fosso in cui fu ritrovato il vaso sgorgo’ una sorgente d’acqua miracolosa che scomparve quando un uomo, per verificarne il potere, vi immerse il suo cane malato di ulcera. Il cane pero’ dopo l’immersione guari’. Questo evento e’ stato citato in molti documenti in particolare in quello spedito al vescovo di Benevento per chiedere l’autorizzazione a costruire la cappella e un convitto sul luogo del ritrovamento. Dalla lettera si deduce che la scultura fosse stata sotterrata per non essere distrutta e che nel periodo antecedente al ritrovamento la statua era adorata nella chiesa di Santa Maria a Casale. Stando al ritrovamento di una fattoria sannita si presuppone che la zona di Cercemaggiore , gia’ nel IV secolo, fosse abitata dalla popolazione sannita. Questo ritrovamento permette di ricostruire l’organizzazione agricola dei sanniti. Nel 1788 il portale d’ingresso in quercia e’ stato ricoperto con una lamiera di ferro. Un’altra modifica l’ha subito il soffitto, precisamente nel 1858 ovvero le tavole di legno vennero sostituite con volte a botte. La chiesa fu ritinteggiata nel 1960 mentre la facciata maggiore ha subito l’ultimo restauro nel 1970.
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