In passato il nome del Comune era Civitavecchia, e cioè “Civite Veteris” nel secolo XIV. È noto che sul territorio molisano attuale vi erano degli insediamenti sanniti coinvolti nella battaglia di Aquilonia, che segnò la sconfitta definitiva dei Sanniti nella lunga guerra sostenuta contro Roma. Ed e' appunto per questo che tra il 1755 e il 1760, furono scoperte nell’agro di Duronia pregevoli tombe, e non poche iscrizioni lapidarie e monete attestanti la remota preesistenza di un cospicuo centro urbano. Questo ritrovamento suscitò nei cultori il convincimento che ivi sorgesse la “Duronia” dei Sanniti, che Livio dice espugnata dal console Lucio Papirio Cursore nell’anno di Roma 459. Fu proprio Duronia perché l’agro del Comune è percorso dal torrente Durone, nel cui nome parve ravvisarsi la ricordanza e quasi l’eco perpetuata del nome dell’antica città. Così, e per le reliquie tornate alla luce, e per il Durone il cui nome pur qualcosa ha da ricordare, il Consiglio Comunale nella tornata dell’otto settembre 1875 fece voto al governo di mutare il nome di Civitavecchia per quello di Duronia. L’abitato antico sorge sulla vetta di un monte e le sue falde hanno a saldo rinforzo i cosiddetti “Morconi di Lauro”, superbi ed eretti macigni alla cui sommità si adergono i “Morconi di S. Tommaso”, che fanno scelta alla Chiesa parrocchiale. Lo stemma del Comune porta nel campo un castello in mezzo a due querce, e in alto il sole, la mezzaluna, e tre stelle. La memoria più remota di Duronia è data da un diploma del 2 febbraio 1270 col quale Carlo I d’Angiò assegnava la metà del feudo di Civitavecchia a Raimondo Cantelmo, figlio di Bertrando signore di Roccavivara. Questo diploma, naturalmente, non esclude affatto che Duronia preesistesse fin dai tempi longobardi. Nel 1276 il feudo passò a Gentile della Posta, e quindi al figlio Bartolomeo. Sul finire del regno di Carlo II d’Angiò, e cioè nel secolo XIV, era feudataria di Civitavecchia Isabella Filangerio. La famiglia Filangerio godeva nobiltà in Napoli nei Seggi di Nidoe Capuana, e conseguì nel 1444 l’abito di Malta. Nel 1307 Isabella Filangerio assegnò alla propria figlia Isabella la metà dei corpi feudali di Civitavecchia, in occasione delle nozze con Roffredo Filomarino di Napoli. Civitavecchia, per questo motivo passò in dominio della chiara prosapia dei Filomarino; dal declinare del secolo XIV fino alla metà del secolo successivo, Civitavecchia fu pertinenza della Contea di Montagano. Nel 1450 Civitavecchia fu data in feudo forse alla famiglia Piscelli, mentre nella prima metà del secolo XVII Civitavecchia divenne feudo dei della Marra. Ultima famiglia feudale fu quella dei d’Alessandro ducale di Pescolanciano.
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