Questa sagra si svolge in due momenti ossia la sera del 31 dicembre e la sera del primo gennaio di ogni anno. Il palcoscenico sono le piazze, le strade e le case degli abitanti del Paese. La “maintonata” è un componimento poetico improvvisato dal cantore e accompagnato da un gruppo di suonatori, che solitamente si divertono a trattare argomenti di grossi e piccoli personaggi. I cantori giunti davanti alle soglie delle case di amici e parenti iniziano a cantare peste e corna di ogni componente della famiglia. A termine dello “sfogo” il cantore viene invitato ad entrare nell’abitazione per mangiare e bere. Gli strumenti adoperati sono l’organetto abruzzese, acciarini, coperchi di pentola e il bufù . Quest ultimo è formato da una pelle di agnello gonfiata e tesa su un secchio di legno, sulla pelle viene incastrata una canna di bambù che viene strofinata ritmicamente dal suonatore con una pezza bagnata producendo così un caratteristico suono. La sera del primo gennaio, i cantori si esibiscono nuovamente ma questa volta su un palcoscenico allestito nella piazza del paese.
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