Alcuni ritrovamenti di armi paleolitiche fanno risalire le origini di Jelsi alla remota preistoria. Le prime tracce di insediamenti umani sono, però, da attribuire agli Osci ed ai Saraceni che popolarono il territorio fino all’arrivo dei Sanniti. La località fu chiamata, secondo studi condotti da vari ricercatori, Romulea. Dopo il 573 tutto il territorio fu invaso dai Romani che regnarono sul distretto fino al primo Medio Evo. In qualche documento del ‘600 è chiamata “Gelzi” e “Gilizza”, forse in riferimento ai gelseti di cui la zona è ricca. Notizie sicure risalgono al 1269 quando n’è titolare Bertrando di Belmonte, come risulta dal Libro delle Donazioni di Carlo I. Da quell’epoca e fino al 1550 ebbe gli stessi feudatari di Gildone; in quell’anno i Carafa, che vi esercitavano i diritti, vendettero il feudo alla famiglia Pavesio per poi riacquistarlo alla fine del secolo. Verso il 1730 il feudo fu messo in vendita dai creditori di Mario Carafa della Spina i cui discendenti lo tennero fino all’eversione della feudalità. Nel 1805 fu danneggiata gravemente da un violento terremoto.
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