In occasione della festa in onore di Sant’Anna, sfilano per il paese le famose "Traglie". La Santa viene festeggiata come ringraziamento per avere impedito che il Paese subisse ingenti danni a causa del terremoto del 1805. Le "traglie" sono carri di legno, trasportati da buoi oppure mezzi agricoli, sui quali vengono raffigurate scene di vita contadina, momenti della vita religiosa oppure fatti d’attualita’, conseguite intrecciando le spighe di grano. Alla momento della loro preparazione partecipa tutta la comunita’ ed ha inizio un mese prima della festa ossia non appena il grano ha raggiunto la fase della maturazione. Ogni spiga viene privata delle foglie eccessive e poi raccolte in covoni e divisi in mazzetti da gruppi di persone addette all’intreccio. Le spighe, dopo averle divise, vengono depositate nell’acqua per una durata di 24 ore fino a quando queste non acquistano flessibilita’ e una volta tirati fuori vengono intrecciate. La scelta del grano e’ simbolica vale a dire e’ una forma di ringraziamento a Sant’Anna per il frutto della nostra terra. La sfilata si apre con il carro dedicato alla Santa sul quale viene trasportata la statua che la raffigura. Al termine della festa il grano viene collocato sul cortile di Sant’Anna per essere benedetto e infine trebbiato. Per capire il perche’ questa festa venga denominata "traglia", bisogna ricollegarsi al mezzo di trasporto agricolo che e’ chiamato proprio traglia. La sua conformazione ricorda quella di una slitta, dato che e’ un veicolo privo di ruote e si muove attraverso due scivoli di legno divaricati sulle quali vengono applicate delle tavole.
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