Il re Roberto d’Angio’ intercedette presso il pontefice affinche’ acconsentisse alla costruzione del convento; la sua richiesta fu accordata nel 1312.
L’anno successivo ebbero inizio i lavori di edificazione della chiesa.
Il convento durante il periodo in cui era sede dell’ordine dei frati conventuali ebbe il suo massimo splendore difatti al suo interno fu anche istituita la facolta’ di teologia.
Nel 1809 il monastero fu soppresso e aperto nuovamente nel 1821.
Nel 1868 divenne di proprieta’ del demanio del comune.
La chiesa annessa al monastero presenta la facciata divisa in due sezioni: una e’ intonacata, mentre l’ altra e’ in mattoncini.
La zona intonacata e’ caratterizzata dal portale medioevale, invece l’ altra parte presenta il rosone.
Verticalmente la facciata e’ articolata da due paraste che cercano in qualche modo di conferirle omogeneita’.
Il portale in stile romanico-gotico e’ decorato da colonnine dai capitelli che presentano motivi floreali e dai quali dipartono gli archi a sesto acuto.
Al di sopra del portale vi e’ il rosone in vetro con al centro un affresco.
La chiesa e’ ad una sola navata, strutturata da due cappelle per ciascun lato, decorate con dipinti.
La cappella piu’ vicina all’altare reca nella parte superiore una tribuna destinata alle donne denominata “matroneo”, mentre nella zona inferiore un confessionale.
L‘ingresso principale presenta sul lato destro le scale di accesso al matroneo sorretto da due colonne in marmo.
Nella zona presbiteriale vi sono cinque medaglioni su tela nonche’ un coro in noce. Internamente la copertura e’ a cassettoni e la luce entra non solo attraverso il rosone ma anche dalle quattro finestre posizionate su ciascun lato della navata.