Il palazzo e’ ubicato sulle fondamenta di un’antica fortezza del periodo medievale che nel Cinquecento fu riedificato e trasformato in residenza signorile. Il borgo di Macchia Valfortore ha difatti origini castrensi: nel 1150 venne stabilito come dominus del luogo un certo Gualterius Gentilis. Ulteriori notizie dichiarano che il feudo fu anche sottoposta alla dominazione aragonese. Per tutto il Cinquecento i proprietari del feudo di Macchia furono i De Regina che con molta probabilita’ finanziarono i lavori di rifacimento del castello. Il secolo successivo vede protagonista la famiglia Gambacorta che conservò il feudo dal 1618 al 1701. Un esponente della famiglia Gambacorta, Gaetano Gambacorta, sconfitto in una rivolta contro la corona spagnola dovette consegnare il feudo al demanio regio. Il castello pero’ e’ da sempre denominato come il palazzo Gambacorta. Di recente la struttura ha subito dei lavori di restauro, al fine di adattarla a sede del Municipio del paese. Il palazzo si eleva su tre livelli; l’ ingresso principale e’ collocato sul lato piu’ corto della struttura e presenta un arco a tutto sesto dal quale si accede ad una scalinata che conduce al cortile interno. La scalinata e’ caratterizzata dalla presenza di gradini bassi e corti che un tempo permettevano l’ accesso anche ai cavalli nonche’ ad altri animali da lavoro. Nel cortile e’ presente una seconda scalinata, che conduce, questa volta, al piano superiore ossia al piano riservato alla nobilta’. La scalinata , sicuramente, e’ stata costruita di recente mentre la suddivisione delle stanze e’ rimasta inalterata; alcune sono attualmente adibite ad abitazioni private. L'elemento che caratterizza il palazzo e’ la torre esterna, ubicata alla destra dell’arco d'ingresso. La torre per meta’ e’ incastonata nelle mura del castello ed e’distribuita su tre livelli. Attualmente e’ adattata a residenza privata. Sicuramente la torre al tempo era il luogo di guardia a difesa del palazzo.
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