Questo monastero fu costruito nel VI secolo sui ruderi di un tempio dedicato a Venere Ericina. Qui, Silla, dopo il carneficina, offrì sacrifici. Una lapide testimonia che nel 1158 l’abate Matteo ricostruì la chiesa di S. Maria, distrutta poi dai terremoti del 1349 e 1456. Nel 1743 con atto del notaio De Majo di Baranello l’abate Ruffo concede in enfiteusi a Giuseppe Pecci l’intero feudo di Monteverde per un canone di 510 ducati. Successivamente fu acquistato dai ricchi della zona. Nel 1937 Giuseppe Margiasso, rientrato dagli USA, tenta di ricostruire la chiesa. I ruderi visibili sono: parti del convento, le porte d’ingresso, parte dell’abside e la pianta planimetrica della badìa.
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