L’aggettivo “Sannitico”, è stato autorizzato per differenziarlo da altri paesi omonimi. Lo stemma del comune porta in campo azzurro un cavallo d’argento, sormontato da tre stelle d’oro a sei punte. Lo scudo porta la corona ducale, ed è del periodo della dominazione longobarda, Mirabello fece parte della Contea di Bojano, e più tardi di quella di Molise. Nei primordi della monarchia angioina si trovava feudatario della metà di Mirabello un tale Stefano di Belcair. Titolare dell’altra metà in tale epoca fu la famiglia d’Alemagna. Si è certi del fatto che il barone di Mirabello nel 1332 era un tale di nome Giovanni. Nel corso del secolo XV Mirabello passò in feudo alla famiglia comitale di Campobasso, della quale furono noti Berbardo e Giambattista. Giambattista Gambatesa, morì nel 1465 lasciando unico erede la figlia Certa, che fu sposa di Giambattista del Balzo. Così Mirabello passò in dominio alla nobile famiglia del Balzo, la quale diede al feudo due titolari: Vincenzo e Giulio primogenito di Vincenzo. Giulio alienò Mirabello nel 1564. Acquirente del feudo fu Andronico Cavaniglia. Il compratore di Mirabello, dal Cavaniglia, fu Gianlorenzo de Alegrettis. Gli Alegrettis furono signori di Mirabello per meno di un secolo e mezzo. Nei primordi del secolo XVIII Mirabello era posseduta dai Brancia. Prima del 1750, Mirabello passò in dominio della famiglia Frangipani, la quale la detenne sino all’eversione della feudalità.
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