Il Monastero e’ ubicato su un colle che delimita la campagna di Morrone dal paese. L’intera zona ha grande valore artistico e archeologico grazie ai ritrovamenti di epoca romana, riportati alla luce nei pressi del convento di San Nazario, risalente al ‘400. La struttura, collocata lungo la strada del trattuto Celano-Foggia, e’ in stile “romanico molisano”, ordine che si diffuse nella regione tra il XIII e il XVI secolo. I lavori di ristrutturazione effettuati nel corso dei secoli hanno realizzato un edificio stilisticamente complesso. Della chiesa preromanica permangono alcuni elementi decorativi che valorizzano antichi blocchi in pietra del campanile e del portico d’ingresso. La facciata, in pietra, ha la forma a capanna e la sua linearita’ e’ interrotta da archetti ciechi e lesene sistemate su una base in pietra. Il portale, in pietra, e’ in stile neoclassico a cui si accede mediante due gradini; le sue dimensioni sono sproporzionate rispetto all’intero complesso della facciata. L’ingrandimento del portale venne effettuato per permettere l’ingresso e l’uscita della statua della vergine, che avviene ogni due volte all’anno. Al di sopra del portale vi e’ una volta affrescata con l’ammagine della Madonna. Lateralmente alla volta sono state riportate alla luce quattro bucature concordi verso l’abside centrale che realizzano dei giochi di luce. La facciata presenta un rosone privo di raggi. Internamente la struttura e’ semplice, divisa in tre navate divise da archi a tutto sesto. Dopo i lavori di restauro, dalle pareti interne sono stati eliminati gli intonaci, che le rivestivano sin dal 1700 mentre ora sono in pietra. La navata centrale e’ illuminata dalla luce proveniente dalle finestre laterali e termina con l’abside centrale. Le navate laterali presentano le volte a crociera; al battistero si accede mediante la navata sinistra. All’interno e’ possibile ammirare un’ara pagana risalente al 79 a.c. nonche’ una cappella dedicata a San Michele datata del XVIII secolo.
Per sottolineare i ritrovamenti archeologici sono state realizzate delle aree a vista, custodite dentro gabbie di cristallo al fine di permettere la visibilita’ delle zone archeologiche piu’ importanti.
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