Nel mezzo della piazza di Oratino e’ collocato il Palazzo Giordano che unitamente alla rocca costituisce una delle testimonianze della storia e del folklore. La struttura risale alla seconda meta’ del ‘400, anche se secondo fonti piu’ precise si suppone che la sua edificazione risalga all’epoca dei Giordano, la famiglia da cui l’edificio ha ricevuto in eredita’ il nome. I giordano furono i proprietari del palazzo a partire dalla fine del XVIII secolo fino agli inizi del XIX secolo e iniziarono una serie di interventi restaurativi al fine di conservare il palazzo nella sua integrità. Originariamente la struttura era formata da quattro torri merlate collocate agli angoli; nel XVIII secolo il duca Giuseppe Giordano le fece rimuovere per addolcire il carattere austero del palazzo. Le fonti trasmettono la tesi secondo la quale il duca in occasione del terremoto del 1805, non volle lasciare la fortezza, al quale rimase legato sino alla morte nel 1814. Il terremoto causo’ ingenti danni alla struttura, intaccando soprattutto la parte nord-est che successivamente venne ricostruita. Originariamente il palazzo era delimitato da fossati ed era separato dal centro abitato. Attualmente i fossati sono stati sommersi dalla terra nonche’ l’area intorno al palazzo e’ stata modificata in una zona pianeggiante. La struttura e’ architettonicamente notevole sia per dimensioni che per la testimonianza storica e culturale. Attualmente l’edificio e’ una residenza signorile, avendo perso nel tempo il suo carattere severo. La pianta dell’edificio e’ di forma quadrata e in passato includeva anche le quattro torri merlate collocate angolarmente. Le mura alla base hanno uno spessore di circa tre metri mentre nella parte alta sono piu’ sottili. Il palazzo e’ ricoperto da conci di diversa composizione mentre il tetto e’ rivestito da lamine. Al di sopra della porta d’ingresso e’ collocata una volta a crociera in pietra locale, sull’archivolto sono scolpite delle foglie d’acanto. Oltre all’ingresso principale, lateralmente la struttura presenta due ingressi secondari, nonche’ sono presenti nuomerose finestre volte a evidenziare il carattere residenziale della struttura. Dalla porta d’ingresso si accede immediatamente al cortile, circoscritto da un elegante porticato al cui interno e’ conservata una cisterna e un lavabo in pietra su cui e’ inciso lo stemma della famiglia dei Giordano. Nel seminterrato del palazzo sono tuttora conservati i merli che formavano in passato il coronamento del manufatto. L’edificio era caratterizzato da un piano terra adibito a scuderia per cui e’ diviso in tanti ambienti; da qui si raggiungeva un porticato, dal quale si aprivano degli ingressi che conducevano nelle stanze in cui erano depositate le merci nonche’ le provviste alimentari. Al piano superiore, riservato ai proprietari, si accedeva mediante una scala. il loggiato, ove si accedeva oltrepassando un corridoio, diffondeva la luce a tutte le stanze di rappresentanza.
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