La chiesa di Sant’antonio Abate e’ collocata in una posizione strategica. La storia di questa chiesa risale ai sanniti anche se le sue origini vengono collocate intorno alla seconda meta’ del 1600. Il popolo sannita e successivamente i romani, si insediarono nei territori circostanti il paese. Si suppone che il primo insediamento risalga al VI secolo d.C., nei pressi della Morgia, dove oggi e’ ubicata a chiesa di Sant’Antonio Abate. Questo nucleo fu realizzato da un gruppo di monaci che predilessero come dimora una grotta scavata nella roccia. In epoca longobarda, la Morgia fu scelta come luogo su cui edificare il castello, intorno al quale in seguito si sviluppo’ il borgo medioevale. A seguito della costruzione della fortezza, i monaci decisero di abbandonare la grotta e di costituire all’interno della rocca l'Abbazia di San Pietro. Quest’ultima pero’ fu distrutta a causa di un violento terremoto nel 1348; costringendo cosi’ i monaci a cercare rifugio nell’Abbazia di San Alessandro. In quel periodo il titolare del feudo, nonche’ dell’edificio abbaziale era Roberto Di Pietracupa. Egli promosse la costruzione di una nuova chiesa in onore di San Giorgio, in modo tale da ospitare i monaci. Nel 1456, un nuovo terremoto distrusse non solo la chiesa di San Giorgio ma anche l’Abbazia di San Alessandro; i monaci a questo punto furono costretti a rifugiarsi nuovamente nella grotta della Morgia. Nella seconda meta’ del 1600, data la completa distruzione del maniero, l’universita’ di Pietracupa e il Pio Ospedale, decisero di rivalutare l’area, progettando la costruzione di una nuova chiesa, dedicata a Sant’Antonio Abate. I lavori di edificazione dell’edificio si conclusero alla fine del XVII secolo, ma si procedette alla sua consacrazione solo nel 1726. La cripta posta al di sotto della chiesa, fu restaurata ed aperta al culto. Alla chiesa si accede tramite una ripida scalinata la quale presenta alla base dell’ ultima rampa una piccola porta di legno che conduce alla cripta. La facciata principale e’ a capanna caratterizzata da un unico portale di ingresso, sovrastato da un timpano spezzato che contiene al suo interno un motivo geometrico. Nella parte superiore della facciata vi sono tre finestre che permettono alla luce di filtrare all’interno. La finestra centrale e’ di dimensioni maggiori rispetto alle altre due laterali. All’ingresso laterale della chiesa si puo’ accedere tramite un breve passaggio collocato sulla navata destra. Nella parte opposta si eleva la torre campanaria, a pianta quadrangolare e distinta in quattro ordini. Il terzo ordine e’ caratterizzato da finestre campanarie mentre sulla sommita’ e’ posto un orologio. In prossimita’ dell’ingresso della cripta, vi e’ una piccola grotta in cui e’ stato messo in piedi un presepe in metallo. Le navate sono divise tra loro da due ordini di due pilastri quadrati sorretti da archi a tutto sesto. Le navate laterali hanno dimensioni diverse sia per larghezza che per altezza inferiori a quella centrale. Le pareti della chiesa sono interrotte da nicchie. Nella parete sinistra, tra il portone d’ ingresso e la sacrestia, vi e’ un’ acquasantiera in pietra. Nella zona absidale, rialzata rispetto al piano della chiesa riservato ai fedeli, vi e’ un altare realizzato con un‘unico blocco di marmo. La luce che filtra all’interno della cripta proviene da un’unica finestra con arco a sesto acuto. Al centro della stanza e’ collocato un altare formato dalla macina di un vecchio mulino sul quale e’ posizionato un crocifisso del ‘500. Nella parte posteriore dell’altare vi e’ una Croce in pietra.
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