Le notizie sull’origine della chiesa di S. Annunziata, ubicata nei pressi del Municipio, ci sono pervenute grazie ad un manoscritto del 1585, intitolato “Memorie della fondazione della chiesa della SS. Annunziata”. Si racconta che la struttura venne elevata nel 1378 dagli Schiavoni, antica popolazione originaria della Dalmazia Europea, che giunsero in Italia nel 641 ed occuparono il loro primo insediamento lungo le rive del fiume Ofanto. Quel territorio pero’ era gia’ occupato dai Longobardi che vedendo invaso il loro territorio iniziarono lo scontro, che si concluse con la sconfitta e lo sterminio degli Schiavoni. Coloro che si salvarono dal massacro, oltrepassarono la Valle del Fortore e giunsero a Riccia, dove furono accolti con ospitalita’. In questa terra, costruirono il loro borgo e le due chiese: quella della SS. Annunziata e quella di San Eustachio.
Architettonicamente la struttura e’ molta semplice. L’area della navata e’ divisa dalla zona absidale da un arco a tutto sesto. Nei pressi dell’abside, vi e’ il campanile che e’ ridimensionato rispetto a quello originario. A seguito del terremoto del 1805, la parte piu’ alta del campanile crollo’; per cui furono necessari dei lavori di restauro. Durante il restauro, venne deciso di inserire due campane, di cui la piu’ piccola viene utilizzata per il rintocco delle ore. La facciata e’ formata da file di blocchi irregolari in pietra, sormontati da una cornice di terracotta decorata. Al suo interno si aprono due finestre circolari che permettono alla luce di filtrare all’interno del vestibolo. L’elemento piu’ interessante della struttura, e’ il capitello del portale di ingresso, che venne realizzato in pietra locale, nonche’ e’ delimitato da due colonne con capitelli decorati da motivi floreali e teste di animali. L’architrave conclude con due cornici a torciglione. La chiave d’arco, e’ formata da una pietra su cui e’ scolpito, in altorilievo, un agnello sacrificale che simboleggia San Giovanni Battista. Cio’ ha permesso di ipotizzare che il portale provenisse dall’antica chiesa di San Giovanni Battista, che nel 1805, venne distrutta dal terremoto. Internamente, la chiesa e’ priva di elementi decorativi; a parte i tre altari che furono realizzati nel ‘700: quello maggiore e’ dedicato all'Annunziata invece quelli laterali sono dedicati alla Concezione e a San Rocco. L’altare maggiore reca un dipinto che riproduce l’effige di Maria inginocchiata davanti all’Arcangelo Gabriele. La zona presbiteriale e’ separata dalla navata per mezzo di una transenna in pietra, e al suo interno e’ collocato il coro ligneo. L’interno e’ illuminato, grazie alla luce che filtra da sei finestre collocate nella parte alta.
|