La primitiva chiesa romanica andò distrutta. Nel 1400 fu costruita una nuova in stile rinascimentale, che il vescovo Tria, nella sua opera di risistemazione edilizia delle chiese diocesane, restaurò radicalmente in stile barocco. Fece murare nella facciata un’antica lapide, prima usata come gradino. Nel 1728 fu dichiarata Collegiata Insigne con 12 canonici e furono aggiunti stucchi come abbellimento: in quell’anno fu traslato il corpo di S. Leo, che dal 1300 si trovava custodito nella Cappella di S. Maria in Pensilis. La struttura è ad una sola navata. L'imponente facciata barocca è tripartita da paraste mistilinee. All'interno è custodito un pregevole altare, sotto cui vi è la cassa d’ebano e cristallo di S. Leo. Nel 1893 un furioso incendio distrusse molte suppellettili, tra cui una tela del Melanconico. Sul sagrato della chiesa si svolgono alcuni riti connessi alla Corsa dei Carri in onore di S. Leo che si svolgono il 30 aprile di ogni anno.
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