La chiesa dedicata a S. Antonio, sede dell’omonima confraternita, risale al 1600. Un tempo possedeva autonomi beni, come riportato dal notaio Fiorella (1728), con rendite annue di circa 50 ducati. Dopo la distruzione causata dal sisma nel 1805, fu ricostruita. Nel 1925 fu restaurata vendendo l’oro del Santo: ciò provocò la scomunica del priore, che poi fu reintegrato. Nel 1966 è stata di nuovo restaurata e decorata con un affresco di Gino Tiberio. Nel 1992 è stato restaurato il campanile. La chiesa è popolata di fedeli soprattutto durante il mese di giugno.
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