Molto probabilmente il paese sorse dopo di Limosano, altro comune del Molise, e l’appellativo Limosano gli fu aggiunto per distinguerlo da altri paesi presenti sul suolo regionale. Certamente Sant’Angelo Limosano appartenne al feudo della casata di Montagano (quando si chiamava Sant’ Angelo di Limosano), per essere acquistato nel 1477 da Gherardo di Appiano. Quasi venti anni più tardi fu concesso alla famiglia di Capua dal re Aragonese, ma pochi anni dopo lo troviamo nelle mani dei Carafa, che ne conservarono il possesso fino agli inizi del 1600. La famiglia dei de Attellis fu l’ultima ad avere il dominio sull’omonimo feudo. Alcune fonti storiche vogliono che fosse nativo di questo paese Celestino V, famoso per aver rinunciato al papato e per essere di conseguenza menzionato tra gli “ignavi” nella Divina Commedia da Alighieri. La storia narra che egli fu eletto papa il 5 luglio 1294, ma abdicò il 13 dicembre dello stesso anno. Egli, infatti, non era adatto al papato per il suo proponimento di condurre una vita da eremita; così chiese consiglio a vari cardinali e dopo il loro consenso si ritirò.
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