La chiesa di S. Cristina di età medievale fu fondata nello stesso periodo in cui fu edificato il castello. Negli anni venne abbellita da strutture interne ornamentali, come il Tesoro, voluto dal Principe Carafa, l’altare di S. Antonio da Padova, l’altare di S. Carlo Borromeo e il Reliquiario. La chiesa avendo subito molte trasformazioni nel corso dei secoli, ha perso gli elementi che un tempo la caratteizzavano. Il portale della facciata principale che risale al XVIII secolo è caratterizzato da una cornice ornata, al contrario l’ingresso posteriore è anticipato da una scalinata in pietra con un corrimano in ferro battuto. Il campanile è di forma quadrangolare ed è stato edificato con lo stesso materiale utilizzato per il castello di Sepino. La chiesa è a croce latina nonchè divisa in tre navate. Il soffitto di quella centrale è decorato da dipinti opera di Amedeo Trivisonno, artista molisano. La chiesa di S. Cristina è impreziosita da una cupola in stile corinzio, decorata dalle tele di Amedeo Trivisonno, che sovrasta la zona dell’altare maggiore. Sulle pareti laterali è raffigurata la Via Crucis opera di Legnaghi di Verona. La fonte battesimale e l’acquasantiera in pietra risalgono al XVII secolo. Il “Tesoro”, precedentemente citato, altro non è che una cappella in cui sono custodite le reliquie di S. Cristina. A lei è dedicata anche una cripta che si raggiunge attraverso una scalinata di marmo, consacrata nel 1739 dal Vescovo Manfredi. Nella grotta vi sono otto piccole cappelle, ove si trovano statue in legno che raffigurano la vita della Santa. Inoltre, nella chiesa vi è un busto in argento di S. Cristina e busti altri santi, quali S. Giacomo, S. Andrea, S. Antonio abate, S. Nicola di Bari e S. Giovanni Battista. Di notevole importanza sono anche il coro in noce intarsiato, la sacrestia, gli altari ed una tela che rappresenta S. Cristina intenta a proteggere una giovane in fin di vita.
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