Circa le origini della chiesa non ci sono pervenute alcune notizie; la tradizione vuole che sia stata fondata dai benedettini, accanto alla quale elevarono anche un convento. Si raccontano anche di dispute sorte con la popolazione di Montenero, che chiedeva la statua della Madonna, a cui il popolo di Tavenna non acconsenti’ mai. La chiesa non presenta alcun elemento di valore artistico ad eccezione di una altare sormontato da un’opera in legno intagliato. La struttura e’ ubicata su una collina nell’omonima contrada nel mezzo del triangolo caratterizzato da Tavenna, Montenero e Ripalda. Si suppone anche che un tempo esisteva un paese di cui Tavenna fosse stata una borgata. Questa ipotesi e’ avvalorata dal fatto che durante gli scavi, finalizzati alla sepoltura dei cadaveri, vengono continuamente riportati alla luce delle travi carbonizzate. Questa operazione di scavo avvenne perche’ il paese mancava del cimitero di cui furono avviati i lavori nel giugno del 1837. Nel periodo in cui si diffuse il colera, i cadaveri venivano trasportati su un carro e seppelliti nella zona settentrionale della cappella. Questi cadaveri vennero seppelliti anche nelle mura della cappella stessa causando dei danni alla struttura muraria. Il giorno 10 del mese di maggio, i fedeli si recano in processione nella chiesa di Montelateglia per prendere l’omonima statua. Questa viene trasportata per le strade del paese e poi collocata nella chiesa madre per essere venerata sino al mese di ottobre. Il 23 ottobre del 1943 e’una data memorabile per Tavenna. In questo giorno l’armata tedesca, per evitare che la chiesa diventasse un posto di osservazione per le truppe alleate, con del tritolo, distrusse la stessa riducendola ad un accumulo di macerie. Alla fine della seconda guerra mondiale, la chiesa venne riedificata sullo stesso luogo della precedente.
|