La prima pietra venne benedetta nel 1885 don Giorgio Canaparo; i lavori di edificazione della struttura vennero sostenuti economicamente dalle elemosine della popolazione e terminarono nel mese di settembre dell’anno 1901. La costruzione della chiesa si rilevo’ uno sbaglio, anzi l’errore ebbe inizio quando fu fatta arrivare a Tavenna la statua di San Nicola di Bari. La popolazione di Tavenna imito’ anche la festa in onore del Santo, celebrata a Montenero e caratterizzata dalla processione notturna nonche’ dalla trasposizione della statua da una chiesa all’altra. Ogni sera del 10 maggio, la popolazione di Tavenna percorre le strade del paese in processione trasportando la statua di San Nicola fuori dall’abitato, su per i colli. Sin dal primo anno della manifestazione ogni qual volta si dava inizio alla processione, una pioggia abbattente costringeva gli organizzatori a riportare la statua nella chiesa madre. Per ovviare a cio’, nel 1885 si diede inizio all’edificazione di un edificio che termino’ nel 1901. Questa struttura fu un disastro perche’ l'esposizione ai venti e alle intemperie causarono internamente degli ingenti danni e comportando molta umidita’. Il giorno della festa di Sant’Antonio, l’omonima statua viene trasportata nella cappella mentre, nei mesi di settembre e ottobre viene ricondotta nella chiesa madre.
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