In occasione della festa in onore del Santo Patrono, SS. Legno della Croce, si tiene la tradizionale "carrese". La festa ha inizio nel pomeriggio del 2 maggio quando si svolge la benedizione dei carri e dei buoi. Nella mattinata del giorno successivo viene organizzata una corsa di carrette trasportati da giovani bovini e vede protagonisti i ragazzi. A questa segue la benedizione dei carri di dimensioni maggiori rispetto a quelli precedenti. I carri che partecipano alla gara vera e propria sono contraddistinti da colori: i "giovani" dai colori bianco-celeste e i "giovanotti"dai colori giallo-bianco-rosso; entrambe le squadre sono accompagnati dai cavalieri. La corsa ha inizio a circa 4 km. dal paese e termina nella zona antistante la chiesa di Santa Maria delle Grazie. La regola obbliga il carro che arriva per primo a seguire un percorso finale piu’ lungo. Il 4 maggio il carro vincitore trasporta in processione la reliquia del Legno della Croce, una scaglia di Legno conservata all'interno dell'Ostensorio che i fedeli ritengono sia appartenuta alla Croce di Cristo.
L’origine di questa manifestazione e’ collegata ad una leggenda che narra la storia di due giovenche aggiogate che improvvisamente durante il loro cammino, si inginocchiarono senza piu’ muoversi. Alcuni abitanti tentarono di trovare delle spiegazioni a tale comportamento; cosi’ decisero di scavare nel punto in cui le mucche si erano arrestate e vi trovarono i resti di San Leo. Si apri’ cosi’ una controversia circa l’appartenenza delle reliquie del Santo, che si concluse con la decisione che le stesse d’ora in avanti sarebbero appartenute a San Martino in Pensilis. Anche se il paese privilegiato non era Ururi, la popolazione decise che ogni anno, in ricordo dell’evento, si sarebbe dovuta tenere una corsa di carri trainati da buoi.
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