La chiesa di SS. Salvatore, risalente al 1200, a causa di terremoti e peso del tempo ha avuto molte vicende edilizie. Anticamente ad una navata, passate a tre nel rifacimento ex-novo del ’700. Dimensioni: mt 31x18, altezza 14. Tre navate. La settecentesca parrocchiale con facciata a capanna spezzata, tiburio e campanile merlato a cuspide, conserva nell’interno sculture in legno ottocentesche. All’interno spiccano dipinti di Amedeo Trivisonno. Nel 1949 dipinse ad affresco la Trasfigurazione ed altre scene a tempera. Nel 1950, nella cupola, realizzò ad affresco il Cristo circondato dagli Apostoli e, nei pennacchi, quattro dottori della chiesa, due orientali e due occidentali. Nel 1953 completò due dipinti su tela nel presbiterio, raffiguranti il Battesimo di Cristo e Gesù Crocifisso. Di particolare interesse è il dipinto della Trasfigurazione. Il Cristo sale al cielo in una luce intensa; ai lati ci sono Mosè ed Elia. Mosè reca la tavola della legge ed Elia il libro delle profezie. In basso, sul monte Tabor, vi sono gli Apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni, i quali hanno lo sguardo rivolto verso il Cristo e si coprono gli occhi perché abbagliati dalla luce. Nel dipinto raffigurante il Cristo Crocifisso la scena risalta su sfondo scuro e assume drammaticità per i forti giochi chiaroscurali. La statua dell’Assunta è attribuita a Emilio Labbate (1919). La statua della Madonna con Bambino e S. Giovannino è del napoletano Francesco Citarelli (1871). La statua di S. Anna e Maria Vergine è attribuita allo scultore oratinese Silverio Giovannitti (1788).
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