La cattedrale di San Pietro Apostolo e’ ubicata nel centro storico e sorge sui ruderi di un antico tempio pagano italico dedicato alla triade capitolina ossia Giove, Giunone e Minerva. Grazie agli scavi eseguiti all’interno della chiesa, e’ stato possibile collocare le sue origini intorno al secolo III a.C. . Con il passare del tempo molti degli elementi strutturali e decorativi della cattedrale sono andati persi, si pensa che questo sia stato provocato dall’ abbandono oppure dal suo utilizzo per un periodo di tempo come cava di pietre. Il pulpito del tempio pagano, conservato nella cattedrale, presenta lastre di pietra lavorata. La porta di accesso era esposta su vico Giobbe il cui nome non e’ altro che una trasformazione in senso cristiano del nome della divinita’ pagana vale a dire Giove. La cattedrale in stile greco-bizantino conserva l’ingresso a sud, mentre a nord sulla pavimentazione delle tre celle di Giove, Giunone e Minerva, fu edificata l’abside. Il terremoto del 1349 distrusse l’intero territorio volturnense, compresa Isernia. Chiaramente anche la cattedrale subi’ ingenti danni solo che venne subito ricostruita e fu aperto un fronte verso nord che affaccia sulla piazza mercato. La cattedrale dopo la ricostruzione si presentava divisa in tre navate con arcate sulle quali sono evidenti le riproduzioni di trenta figure. Il campanile fu edificato nel 1300 e doveva adempiere alle esigenze sia della cattedrale e sia della chiesa di San Pietro. Nel 1456 ha causa di un terremoto la chiesa subi’ ingenti danni, pero’ l’originale struttura trecentesca non venne modificata. Dopo il terremoto del 1805, che distrusse la cupola costruita nel 1769 la cattedrale fu sottoposta a lunghi lavori di restauro tali da conferire neoclassicità alla struttura che noi oggi possiamo ancora ammirare. Alla cattedrale vi si accede per mezzo di una scalinata composta da gradini in pietra, che conducono all’atrio neoclassico. La facciata si presenta composta da un protiro che a sua volta e’ costituito da un timpano triangolare sostenuto da quattro colonne scanalate fregiate da capitelli di ordine ionico. Al di sopra del timpano vi e’una croce. La cattedrale è divisa in tre navate, scandite da colonne con capitelli di ordine corinzio. Nella zona presbiteriale e’ possibile osservare il ciborio composto da quattro colonne che fanno da supporto ai lastroni in pietra. Di notevole inportanza e’ anche il corredo liturgico che vanta due croci medioevali in argento, un calice in oro e infine l’urna all’interno della quale sono custodite le spoglie di San Nicandro. Dagli ultimi scavi nell’area dell’attuale cattedrale, e’ stata riportata alla luce un’abside trecentesco, nonche’ i resti di una gradinata che il catecumeno doveva percorrere per raggiungere vasca all’interno della quale doveva immergersi stando a quanto stabilito dal rito ortodosso.
Il campanile e’ suddiviso per mezzo di quattro cornici in pietra in quattro sezioni. La parte piu’ bassa e’ composta da un arco ogivale che permette il passaggio sia di pedoni che di automobili, arricchito da quattro statue romane che con molta probabilita’ appartenevano al tempio. La zona piu’ alta invece ha un’ apertura a monofora dalla quale sono visibili le campane. La sezione sottostante e’ caratterizzata da un orologio.
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