Nato da famiglia molto povera ma molto religiosa nel 1215, Pietro Angelerio studiò diventando fra' Pietro da Morrone. Inizialmente nell' ordine dei benedettini, scelse in seguito la vita contemplativa da eremita. Nel 1238 andò a Roma dove, nel 1241, fu ordinato sacerdote. In seguito tornò in Abruzzo, stabilendosi alle falde del monte Morrone. Fondò molti monasteri istituendo l' ordine dei Celestini. Nel 1259 fra' Pietro da Morrone costruì l'Abbazia morronese che sorse attorno all'antica chiesetta di S. Maria del Morrone, poi chiamata Chiesa di Santo Spirito. Nel 1265 fece edificare l'Eremo di Sant'Onofrio (patrono degli eremiti), dove si ritirò. Qui ricevette la notizia di essere stato eletto Papa con il nome di Celestino V nel conclave di Perugia del 5 luglio 1294. L' inconorazione avvenne il 29 agosto del 1294 a L' Aquila nella basilica di S. Maria di Collemaggio. Ciò che è passato alla storia, però, non è tanto la sua elezione ma la sua rinuncia al papato dopo appena 5 mesi dalla sua incoronazione: "il gran rifiuto", a cui secondo alcuni si riferisce lo stesso dante Alighieri nella Divina Commedia. Tanti furono e rimangono ancora oggi i pareri e i dubbi circa la sua decisione. Bonifacio VIII, che successe a Celestino V, fu uno dei peggiori papa della storia, arrivando ad imprigionare Celestino V nella rocca di Fumone (Frosinone) dove morì il 19 maggio del 1296. Tuttavia la grande solidarietà umana che aveva contraddistinto la vita di Celestino V fu in seguito riconosciuta e nel maggio del 1313, fra' Pietro fu dichiarato santo sotto il pontificato di Clemente V, con il nome di San Pietro del Morrone nella cattedrale di Avignone.
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