Coeva all’abitato, questa chiesa è stata più volte restaurata e ampliata. Nel 1779 subì radicali trasformazioni, tanto che fu di nuovo consacrata, cosi si legge su una lapide sulla porta del campanile. Ha una sola navata. L’arciprete Tamburri nel 1920 ha rifatto il pavimento con i soldi degli emigrati americani (in vent’anni erano emigrati in USA oltre 600 persone, sui circa 1200 residenti ai primi del nostro secolo).
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