Le origini di Pietrabbondante sono antichissime, forse appartengono addirittura alla preistoria. I primi abitanti, tuttora sconosciuti, furono sottomessi nel VI secolo a.C. dal popolo guerriero dei sanniti. Iniziò quindi in queste zone la storia di uno dei popoli allora più potenti dell`Italia centrale e che fu fiaccato solo dalla grande espansione romana. Proprio i sanniti chiamarono la località"Bovaianud", ma questo nome durò per pochi secoli. Dopo le sconfitte nelle guerre sannitiche e la definitiva distruzione del luogo ad opera di Silla (89 a.C.), Pietrabbondante divenne parte della colonia romana situata nel Sannio e di cui ci rimangono le documentazioni grazie a Plinio il Vecchio. I Romani chiamarono la cittadina "Bovianum Vetus" e solo dopo la dominazione longobarda dell`VIII secolo si arrivò il nome Petra Habundante. L`attuale ubicazione della cittadina si fa risalire al periodo romano; in ogni modo poco distanti sono tuttora conservati i resti di una città sannitica. Molti storici ritengono che quest`ultima sia stata sede delle assemblee e del governo federale dei Sanniti. La città sannitica si estendeva per poco più di seicento metri, nonostante ciò la zona rimane tuttora ricca di reperti rilevanti. Gli scavi nella zona furono iniziati attorno al 1840 e subito vennero alla luce tronchi di statue marmoree, utensili di creta, monete e insegne militari. Molto importante rimane un`insegna bronzea raffigurante un gatto purtroppo privo di testa. In seguito le scoperte assunsero valore particolare, specie quando venne alla luce una tavola di bronzo con incisa una legge sacra ed uno scheletro d`un guerriero. E' importante ricordare che oggi alcuni reperti sono andati distrutti e una parte rilevante di essi è andata persa a causa di latrocini svolti tra il 1862 e il 1868. Come visto, Pietrabbondante è di vetuste origini. Nel 957 la città era il capoluogo di una delle trentaquattro contee in cui fu diviso il Ducato di Benevento. I primi conti, possessori della cittadina, erano i Borrello; in questo periodo si successero poche famiglie e la stria di Pietrabbondante si intrecciò con quella di Campolieto. Nel 1271 Carlo I d`Angiò concesse il feudo a Roberto di Cornay; questi lo concesse in eredità alla figlia Maria. Quest`ultima però avendo sposato Andrea Carafa signore di Forlì, cedette il feudo di Pietrabbondante ai Carafa. Riguardo alla dominazione successiva, vi sono notizie alquanto contrastanti. Alcune fonti fanno, infatti, pensare che il feudo fu venduto nel 1284 a Guglielmo d`Alemagna, mentre altre fanno pensare a Landolfo Caracciolo. In ogni modo la seconda ipotesi sembra più veritiera. Successivamente entrò in scena a Pietrabbondante la signoria dei Piscicelli che durò fino al 1334. Anche se non si conoscono le date precise, è certo che a Pietrabbondante vi furono, dopo i Piscicelli, i Cantelmo Conti di Popoli. Come in tutti gli altri paesi, anche a Pietrabbondante si intrecciarono al potere una miriade di famiglie, fino ad arrivare alla famiglia d`Andrea. Questi possederono la cittadina fino al 1795 quando passò ai d`Alessandro duchi di Pescolanciano cui rimase fino alla fine della feudalità.
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