Non lontano dalle Terme romane, vi era un casale munito di un castello denominato Tulivernum, distrutto poi da Carlo Magno nel 774. Qui i benedettini insieme all’abate Raimbaldo, vi fondarono una colonia agricola con contadini di Valva, edificando la chiesa di S. Maria d’Alvito. Nell’881 sia il casale che la chiesa furono distrutti dai Saraceni. A seguito di quanto accaduto fu necessario trasferirsi sul colle, all’interno delle mura di un castello, che gli stessi benedettini possedevano. Il paese si chiamò “Santa Maria Nuova dell’Oliveto”. Qui vi sono dodici torrioni tuttora abitati. Lo stemma ha nel campo un olivo fiorito e tra i rami la Vergine del Carmelo.
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