La chiesa di San Vincenzo a Volturno e’ ubicata accanto al monastero che attualmente e’ abitato da monache. Questa venne edificata nel 1960 dopo una serie di distruzioni causate da calamita’ naturali. La pianta riportata alla luce negli anni ’50 per volere dell’abate Pantoni, rispecchia quella attuale. Dell’originario quadriportico, che in passato limitava l’atrio della chiesa, sono visibili solo i resti negli scavi davanti all’abbazia. I monaci che abitavano la chiesa dopo la sua edificazione, incontrarono dei problemi relativi al mantenimento della struttura stessa soprattutto di natura economica. La chiesa essendo stata costruita su una zona altamente sismica, fu soggetta a cinque terremoti, causando ingenti danni. A partire dal 1939, la chiesa riprese vigore, grazie all’abbazia di Montecassino che la eredito’. Giungendo nei pressi dell’abbazia, sono visibili delle arcate in travertino locale che in passato formavano un porticato del ‘500, utilizzati per dare riparo ai pellegini. Oltrepassate le arcate, vi e’ l’area del quadriportico. All’interno della lunetta del portale vi e’ un mosaico moderno raffigurante il Cristo, buon pastore, al di sotto del quale vi e’ una data di riedificazione della chiesa, ossia il 1960. La chiesa è divisa in tre navate e al termine della navata centrale si trova il presbiterio in cui e’ collocato un altare. All’interno delle absidiole laterali vi sono invece delle statue, invece nell’absidiola sinistra vi sono tracce di pavimenti in “opus sectile”. All'interno del campanile, attualmente, e’ ospitato un museo, allestito dalle monache, destinato alla ricostruzione della storia dell’abbazia di San Vincenzo. La storia si attiene alle regole benedettine del dell’"ora et labora", che significa prega e lavora.
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