Il nome del paese prende luogo dal IX secolo con il nome di “Rocchetta dell’Abbadia” per la sua posizione torreggiante alle falde del monte Azzone, in modo da dominare tutto il territorio sottostante come una rocca. Nel 1863 si è aggiunta l’indicazione “a Volturno” per distinguerla dagli altri paesi omonimi disseminati in Italia. Lo stemma del Comune presenta nel campo un bue caricato di una torre merlata, caricata a sua volta di altra tre torricelle merlate anch’esse. Rocchetta, dopo essere stata ripopolata nel 1142 dall’abate Marino, che introdusse nel Comune molte famiglie coloniche di Atina, rimase feudo del Monastero fino a tutto il secolo XIV. Nel 1415 era posseduta dalla famiglia degli Evoli, e dopo qualche anno se ne impossessarono i Caldora, che ne mantennero il controllo fino al 1443 Durante il 1443 Francesco Pandone usurpò Rocchetta alla famiglia dei Caldora, e ne conservò il possesso fino 1525, anno in cui cedette Rocchetta a di Donato Barone. Inseguito, per brevi periodi, si susseguirono le famiglie Quadrara, de Matteis, e Dattilo. Ferdinando Dattilo, nel 1721 vendette Rocchetta al duca di Castellone, che nel 1725 la rivendette a Candido Battiloro. La famiglia Battiloro fu l’ultima ad avere il controllo su Rocchetta, potere che mantenne fino al 1814, anno in cui morì l’ultimo discendente della famiglia, Pietrabbondio Battiloro.
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