Poco lontano da Vastogirardi, nei pressi della contrada S. Angelo, e’ possibile visitare i resti di un tempietto nonche’ di un altro edificio di epoca sannitica. Le origini del santuario risalgono al periodo sannitico e piu’ precisamente intorno al II secolo a.C. . I reperti archeologici rinvenuti nella zona, testimoniano che il luogo era gia’ insediato a partire dal IV secolo a.C.. La popolazione con sicurezza , scelse questo territorio perche’ piu’ adatto allo svolgimento dell’attivita’ della pastorizia, data la presenza di sorgenti d’acqua e di una vasta zona pianeggiante. La zona, inoltre rappresentava un’importante passaggio per i pastori durante la transumanza. I reperti del tempio non forniscono indicazioni sulla divinita’ a cui lo stesso era consacrato, anche se tra le ipotesi ricordiamo quella secondo cui l’edificio fosse destinato al culto di Diana, data la relazione tra questa dea e l’arcangelo Michele, a cui e’ dedicata la chiesa medioevale costruita sui resti del tempietto. Un’altra ipotesi, al contrario, e’ basata sul presupposto che il tempio fosse consacrato al Dio ercole, vista l’analogia tra questa figura mitologica e l’Angelo Michele. Il tempio e’ collocato nei pressi del monte Capraro ed e’ delimitato da una cinta muraria caratterizzata da grossi blocchi di pietra. Il muro ha anche la funzione contenitiva del terreno. Il podio, realizzato da blocchi di calcare, si articola in tre fasce. Indubbiamente era un tempio prostilo tetrastilo, a cella unica, a cui si accedeva mediante una scala. La copertura era contraddistinta da lastre di piombo. A cinquanta metri dal tempio, sono presenti le rovine della costruzione minore, a pianta quadrata.
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