Le origini del centro sono incerte, per la mancanza di documentazione storica sicura ed attendibile, ma comunque sono molto remote, come testimoniano, sul suo territorio e nei dintorni, tracce d’epoca sannita e longobardo-normanna. Le fonti citano per la prima volta il sito soltanto nel ‘200 ma il centro dovrebbe avere origini longobarde. All’epoca delle prime notizie si chiamava Castrum Girardi e vi s’insediò Raimondo Maleto, il quale fu signore del feudo per dieci anni. Il toponimo si è evoluto in Castel Girardo, nel ‘400 in Rocca Girardo e nel secolo successivo si è trasformato in Guasti Belardi, Guardia Giraldo e Guardia Gerardo. Solo nel primo Settecento ha assunto l’attuale nome. I documenti disponibili attestano che a partire dal 1280 il feudo appartenne ai Cantelmo che lo vendettero agli Acquaviva nel 1310. Passò poi ai Carafa di Forlì del Sannio, ai Mormile, ai Caldora nel 1415. Fu inoltre dei d’Aquino nel 1442, dei marchesi d’Avalos di Pescara all’inizio del ‘500, dei d’Afflitto di Trivento, dei Petra e dei d’Alessandro di Pescolanciano dalla fine del ‘700. Nel 1779 le terre furono aggregate al dipartimento del Sangro, cantone di Agnone. Dopo l’eversione dei feudi, nel 1807, fu assegnata al distretto di Isernia come capoluogo di governo sui comuni di Capracotta, Caccavone, di Pescolanciano, Castelluccio in Verrino, Castiglione, Carovilli, Castel del Giudice e Pescopennataro ma la circoscrizione fu abolita nel 1811 e la comunità fu assegnata al circondario di Capracotta, per essere poi compresa nel 1816 nel mandamento di Carovilli.
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