I croati immigrati avendo una forte fede cristiana nel 1571 come ex-voto costruirono questa chiesa, come si legge su una lapide: "Interfecto hoste, diem celebrem da nobis, o Maria subtitulo Esther". Dato però che la struttura era pericolante fu ricostruita interamente nel 1715, come cita la lapide sull’architrave, in stile barocco. La facciata è rivolta a nord, verso il centro storico, ed è divisa in tre parti da paraste di ordine tuscanico. Nel 1972 fu eseguito un restauro e fu eretto il nuovo campanile. Internamente la chiesa è divisa in tre navate, e conserva: l’altare maggiore interamente in marmi policromi del 1780; il fonte battesimale del XVIII secolo la cui parte inferiore, in pietra a forma di calice è sormontata da una parte in legno noce con un’aquila ad ali spiegate; due statue lignee opera di Di Zinno. Si conservano inoltre tele seicentesche raffiguranti S.Maria Esther, il martirio di S.Biagio, la Madonna del Carmine, l’Addolorata e Santo con braccia aperte che sono state restaurate nel 1972. Al di sopra della porta laterale sinistra vi è una lapide che riporta la formula del quadrato magico risalente al I° secolo che molto probabilmente è connessa alla venerazione della S. Croce. Questa formula si trova anche nella cattedrale di Siena: il fattore delle tenebre regge con la potenza i pianeti; il "tenet" incrociato rappresenta la croce greca.
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