Acquaviva Collecroce che in slavo si pronuncia Zivadova Kruc è uno dei tre paesi molisani che per l’appunto ha origini slave. I primi abitanti di questa nazione si menzionano già nel 1297 stando anche a quanto affermato dallo studioso Milan Rešetar, secondo il quale questi non erano antenati diretti della popolazione attuale, dato che il dialetto di Acquaviva Collecroce presenta tratti linguistici che si sono sviluppati nel croato comune solo molto tempo dopo questa data. Questa tesi è confermata anche da documenti storici che parlano di una forte immigrazione slava alla fine del secolo XIV e inizi del XV secolo. Nel suo libro lo storico Rešetar afferma che: tutto quello che sappiamo sul periodo dell’immigrazione degli slavi molisani ci conferma quindi che la maggior parte degli stessi venne in Italia verso la fine del secolo XV, intorno all’anno 1537” nonché la zona d’origine della maggior parte di essi è la valle del fiume Narenta (in croato Neretva) nell’Erzegovina. I dati del Medioevo, potrebbero confermare questa tesi: un feudo benedettino che dipendeva dalla chiesa di San Primiano di Larino, grazie al suo vescovo accolse nella seconda metà del XVI secolo gruppi di profughi slavi che dal secolo precedente avevano iniziato ad emigrare verso le coste adriatiche dell’Italia a causa delle lotte che si svolgevano nei Balcani da parte dei turchi. Più tardi divenne Commedia dell’ordine di Malta, com’è documentato dallo stemma posto sul portale della chiesa di Santa Maria Ester. Tra il 1446 ed il 1553 il comando del paese passò ai Cantelmo, per poi ritornare in seguito ai precedenti proprietari.
|