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Ver Sacrum
12/05/2013
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Il Ver Sacrum che significa "primavera sacra" è un rituale religioso mediante il quale i popoli di lingua osca si inoltravano lungo gli Appennini. Perper allontanare un pericolo o vincere una battaglia i Sabelli sacrificavano a Mamerte tutto ciò che nasceva durante la primavera. I primi Ver Sacrum ci furono in tempi preistorici. Questo rituale sannitico viene rappresentato ogni anno da attori professionisti che vestono anche i costumi d’epoca. La rappresentazione consta di quattro scene: I scena rappresenta il Ver Sacrum, vale a dire il rito dell'abbandono da parte dei giovani delle terre d'origine pronti a partire alla ricerca di nuove terre. Il Sacerdote benedice i giovani che poco dopo si allontanano. I giovani, guidati da Comio Castronio e seguiti da un bue, si fermeranno presso il Tifernus mons dove daranno origine alla città di Bovianum; II scena tratta dell'istituzione del Matrimonio inteso come rito comunitario. La donna altro non era che la ricompensa del valido guerriero; III scena vede protagonista un vecchio saggio che incita i giovani guerrieri a non perdere mai la virtù e il valore; IV scena rappresenta il rito del giuramento dei giovani guerrieri sanniti che davanti all'altare invocano la maledizione sulla stirpe qualora portano a termine con coraggio la guerra. Colui che si rifiuta viene ucciso.
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