Il suo nome era “Celidonia” nel Catalogo Borreliano del secolo XII; fu “Geldoniam” più tardi, “Celdrone” e “Geldone” nel secolo XVIII. La zona era abitata in epoca sannitica, come dimostra il ritrovamento di una necropoli nell’agro comunale; l’attuale comune prosperò con l’immigrazione degli abitanti dei feudi di Quadrano e S. Andrea, trasferiti per motivi ignoti. Un diploma del 1079 riporta la mensione del comune che all’epoca era feudo di Nubulone; mancano invece i riferimenti storici relativi ai periodi normanno e svevo. Più tardi passò alla famiglia San Fromonto e, nel 1344, fu venduta a Oddone Severiano; nel 1604, in seguito ad una vendita all’asta, fu aggiudicata alla famiglia Di Stefano che la tenne fino al 1727. Passò poi ai Carafa e in ultimo ai Pignatelli che, ottenutala in premio per i servigi prestati alla monarchia partenopea, la tennero fino all’estinzione del feudalesimo. Prima del 1806 apparteneva alla Capitanata (Foggia) insieme a Jelsi nel cui governo era compresa. In quell’anno fu staccata da Foggia e assegnata al distretto di Campobasso con tutte le terre che aveva sotto il suo governo
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