Il palazzo e’ ubicato in via Francesco Ciaccia e risale alla prima meta’ del settecento. A seguito del terremoto del 1805, che rase al suolo non solo Matrice ma anche altri paesi della regione Molise, il palazzo venne ampliato con l’annessione di un corpo architettonico. La struttura e’ realizzata con pietra locale estratta da una cava nei pressi del cimitero; sfortunatamente la pietra di recente e’ stata ricoperta dall'intonaco. Di notevole importantanza e’ il portale a due colonne con basamento su quale poggia un arco riccamente lavorato su cui compare lo stemma della famiglia Ciaccia, ornato da ghirlande d’alloro, caratterizzato da un'aquila a due teste simile allo stemma asburgico giustificabile dal fatto che la famiglia era di origine bulgara. Al palazzo si accede per mezzo di una galleria, nella quale si trovano una serie di porte che conducono alle stalle, alle cantine, ai ripostigli nonche’ ai depositi delle carrozze. All’interno delle stalle il pavimento e’ caratterizzato da alcuni gradini scanalati al fine di evitare che i cavalli potessero scivolare. Alcuni ambienti come ad esempio la sala da pranzo sono rimasti intatti, complete anche dell’arredamento come ad esempio un camino in marmo bianco inpreziosito da due piccole colonne neoclassiche. All’interno del palazzo vi e’ anche una cappella in onore di San Nicola di Bari, di Santa Teresa d’Avila e dell’Immacolata Concezione. La cupola della cappella e’ caratterizzata da raggi dorati e dalla raffigurazione delle nuvole; mentre, le pareti sono stuccate in marmo artificiale.
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