L’origine di Matrice non è del tutto certa, per questo non si sa con certezza da cosa derivi il suo nome. In ogni modo l’aggettivo “matrice” può essere inteso nel senso di “madre” o “principale”, e ciò fa ipotizzare che la città sia stata, anticamente, al capo di qualche congregazione feudale. Per quanto riguarda il significato, il nome del paese non è mai variato anche se nel 1450 era “Matricium”, nel 1495 “Matricis” e nel 1530 “Amatricis”. Come moltissimi comuni della regione, anche Matrice rimase un piccolissimo centro fino al XVIII secolo, finché persistettero guerre e pestilenze. Basti pensare che nel 1532 il paese aveva solo 140 abitanti che scesero a novanta 150 anni dopo. In ogni modo Matrice divenne una signoria sotto la famiglia di Luparia che fu a capo del paese con Nicola di Luparia e suo figlio Pietro. Di questi non si hanno molte notizie, si sa solo che erano presenti nel paese nel 1270, mentre vi scomparvero cinquanta anni dopo. Ai Luparia successero i da Ponte nella seconda metà del XIV secolo, mentre poi arrivò Filippo Santangelo. Quest’ultimo morì nel 1416; gli successe il figlio Angelo che nel 1419 donò il feudo al nipote Carlo, ma questi morì senza eredi, così Matrice andò alla corte aragonese. Nel 1443 Alfonso I d’Aragona concesse il feudo al conte di Montagano nelle cui mani rimase fino al 1477. In questa data il paese fu acquisito dalla famiglia della Candida. Nel 1495 Matrice cambiò nuovamente intestatario; passò, infatti, nelle mani di Andrea di Capua duca di Termoli e conte di Campobasso. Restò sotto questo casato per cento anni incrociando la sua storia con quella di Termoli. Nel 1597, dopo un’asta, Matrice rimase aggiudicata a Gianfrancesco Ceva Grimaldi marchese di Pietracatella. Non si sa per quanto tempo il feudo rimase in mano a questa famiglia, ma certamente tornò sotto il dominio della casa ducale di Termoli prima del 1705. In questo lasso di tempo divennero signori di Matrice tre esponenti della famiglia Grimaldi: il primo fu, come detto, Gianfrancesco; costui riuscì ad aggiudicarsi la fiducia del re Filippo III di Spagna, che lo volle come ambasciatore. Alla sua morte successe a Matrice il figlio Diego Francesco, che governò dal 1629 al 1648. L’ultimo esponente Grimaldi nel paese fu, quindi, Giuseppe che era ancora in vita nel 1698, e che aumentò i propri possedimenti con i feudi di Gambatesa e Macchia. Come già accennato, nel 1705 Matrice fu venduta, dalla famiglia ducale di Termoli, alla famiglia Pacca. Questa famiglia rimase nel paese fino all’estinzione della feudalità, l’ultimo esponente fu il marchese Giuseppe Pacca (1756-1844) che fu famoso in quanto segretario di Pio VII.
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