L’origine del nome del paese ha avuto probabilmente origine dalla fonte Maronea, che era un quartiere di 300 numidi di Annibale che fu espugnata dal console Marcello nel 542. Lo stemma, onomatopeico, porta nel campo tre monti sui quali un falco libra il volo. All’inizio dell’età angioina il paese fu feudo della famiglia Cantelmo. Alla signoria dei Cantelmo susseguì quella degli Arcuccio, famiglia originaria di Capri e arrivata alla notorietà grazie ad alcune magistrature ottenute presso la corte angioina. Nel 1381 Montefalcone, insieme al paese di Montemitro, fu ceduto in feudo alla famiglia Zurlo. Alla morte dell’unico titolare che questa famiglia possedeva, il feudo venne in possesso di Berardo, Gran Protonotario del Regno. Costui morì nel 1415 ed il feudo rimase in possesso della famiglia Zurlo fino al 1450 circa. Attorno a questa data, infatti, il feudo di Montefalcone fu devoluto al demanio, sotto la cui custodia restò fino all’arrivo di Ferrante I che ne rimase titolare fino al 1488. In questa data il feudo venne assegnato ad Angelo di Gambatesa conte di Campobasso e Termoli, che ne rimasero in possesso fino al 1495. Nel 1496 i territori di Montefalcone vennero annessi all’Università di Guglionesi per volere del sovrano Ferrante II d’Aragona. Questa dipendenza feudale non durò più di due anni, in quanto nel 1498 il paese era in possesso della famiglia Carafa, dai quali nella prima metà del XVI secolo passò alla famiglia del Tufo. Nei primi anni del ‘600 il feudo passò nelle mani della famiglia Gallo che ne detenne il possesso fino al 1633, data in cui venne ereditato dai Gargano Principi di Durazzo. Verso l’anno 1670 Montefalcone divenne feudo dei Coppola che ne mantennero il possesso fino alla definitiva scomparsa del sistema feudale.
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