Montemitro, è uno dei tre paesi, che insieme a S. Felice del Molise e Acquaviva Collecroce la lingua parlata locale è lo Slavo. Montemitro è un borgo medievale che non rivestì un ruolo molto importante nel corso della storia. La prima notizia che ci giunge del paese è l’assegnazione del suo feudo a Gentile della Posta, figlio del signore di Palata. La sua storia rimane ignota fino al 1500, quando il possedimento passò sotto il comando dei Carafa: fu proprio questa famiglia feudale che nel 1508 favorì la venuta di un nucleo di profughi slavi, arrivati in Italia a causa dell’invasione turca. Nel 1528 Vincenzo Carafa si ribellò al re Carlo V e perse il regno in favore della famiglia Antonia per poi passare alla famiglia del Tufo, di origine normanna, insieme al più importante feudo di Montefalcone, nel 1560: la storia dei due feudi di qui in poi si sviluppò parallelamente. Nel 1608 il feudo era comandato dalla famiglia Gallo, la quale lo perse nel 1648 a causa di avversità economiche, sotto il regno di Alessandro; la famiglia Gargano Principi di Durazzano, che era susseguita ai Gallo regnò fino al 1670, anno in cui si estinse la famiglia con la morte di Lucia. Da allora salirono al potere i Coppola, i quali riuscirono a mantenere il comando fino alla fine della feudalità.
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