In occasione della festa in onore della Madonna delle Grazie, il primo e il secondo giorno del mese di luglio, si ripete il tradizionale Volo dell'Angelo una rappresentazione istituita nel 1911 da un grande devoto della Madonna, Liberatore Vincenzo. Non a caso la prima bambina che personificò l'angelo fu proprio sua figlia, Maria Liberatore. Nel pomeriggio del primo luglio dopo la celebrazione della Santa Messa, la statua della Vergine viene posizionata davanti al sacrato della chiesa. Nel contempo una bambina vestita con un abito bianco e ali viene fatta scorrere con delle carrucole lungo un cavo fino a raggiungere la statua. La bambina fa ben tre uscite durante le quali compie un gesto in onore della Madonna. Durante la prima recita una preghiera; nella seconda porta dell'incenso e nella terza porta dei petali di rose che getta sulla statua e sul pubblico. La serata termina con la processione per le strade del paese e uno spettacolo pirotecnico. Nel mattino seguente sempre dopo la celebrazione della Santa Messa, il Volo dell'Angelo viene efettuato nuovamente. La statua viene posta sempre nello stesso posto ma questa volta la bambina oltre ad avere l'abito azzurro non compie più tre uscite come quelle eseguite nella sera precedente ma quattro. Durante la prima uscita la bambina recita la stessa preghiera; nella seconda offre un dono alla Madonna recitando una preghiera, nella terza porta l'incenso e nella quarta porta un cesto di petali di fiori che getta sulla statua e sui presenti. Segue la processione per le strade del paese durante la quale viene portata in spalla da sole donne la statua della Madonna delle Grazie in onore della quale è stata eseguita per ben due giorni la rappresentazione del volo dell'Angelo. Il corteo raggiunge la Roccaforte ove la statua della Vergine resterà per una notte prima di tornare nella chiesa accanto alla statua di San Nicola.
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